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San Giustino

Castello Bufalini

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Nel centro di San Giustino si trova il Castello Bufalini, una delle testimonianze più significative della cultura umbro-toscana, attualmente di proprietà della Soprintendenza. Immerso in uno splendido giardino all’italiana con labirinto. All’interno conserva numerosi affreschi attribuiti a Cristoforo Ghepardi e dipinti di grande fascino come la “Madonna col Bambino e Santi” del Signorelli, una “Madonna” di Andrea del Sarto ed altre opere di Guido Reni.
Risalente al XV sec., il bellissimo castello Bufalini sorge all’interno dell’abitato di San Giustino, poggiato sull’asse insediativo principale.
Il castello appartenne alla nobile famiglia Bufalini, che vantò tra i successori importanti mecenati e che ne mantenne il possesso per un lunghissimo periodo.
A partire dal 1989 il complesso è divenuto di proprietà del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che, attraverso la Soprintendenza B.A.P.P.S.A.E., ne ha curato l’ultimo restauro.
Il monumentale castello Bufalini merita sicuramente una visita per la grandiosità degli esterni caratterizzati dallo splendido giardino all'italiana di impianto tardorinascimentale e soprattutto dal doppio loggiato del lato d’ingresso il cui progetto è con molta probabilità da attribuire al Vasari.
Notevoli sono anche gli interni che ospitano una preziosa collezione di quadri ed un importante ciclo di affreschi eseguito dal pittore manierista Cristoforo Gherardi.
Il complesso si presenta ancora nella veste di un castello fortificato in quanto gli interventi rinascimentali e poi quelli successivi si sono inseriti nella struttura senza alterarne la conformazione originale.
L’edificio venne costruito nel 1480 quando, per volere del Papa, il comune di San Giustino intraprese la costruzione della fortezza difensiva. Tuttavia, non essendo in grado quest’ultimo di coprire le ingenti spese necessarie per il completamento dell’opera, affidò il complesso alla facoltosa famiglia tifernate dei Bufalini che doveva impegnarsi a finire il lavoro sotto la direzione dell’architetto Giovanni Vitelli. I Bufalini divennero così i feudatari del luogo.
In pieno cinquecento, Giulio Bufalini trasformò il severo castello in residenza signorile, in linea con le tendenze culturali del tempo.
Il progetto è attribuibile al Vasari, al quale tuttavia è prudente ricondurre soltanto la paternità del doppio loggiato del lato d’ingresso, ritenendo che per le altre modifiche egli avesse passato i suoi disegni ad un allievo.
La cinta muraria esterna è sovrastata da una fitta schiera di beccatelli in laterizio che sorreggono la sporgenza sulla quale si collocano i camminamenti perimetrali. Questi collegano tra loro la quattro torri angolari caratterizzate alternativamente da una merlatura coperta o da un’archeggiatura.
Sul lato d’ingresso si apre un arioso ed elegante loggiato, sostenuto da archi a tutto sesto poggianti su sottili colonnine, che collega la torre sinistra alla torre maestra, rappresentando l’elemento di maggior pregio architettonico dell’intero complesso.
Una seconda loggia, sottostante quella esterna, si apre al piano terra nel cortile interno. Questa è strettamente collegata alla prima grazie ad un perfetta simmetria nell’apertura degli archi, qui intervallati da tondi a rilievo, e nella disposizione della colonne.
Gli interni conservano gli arredi originali di gusto tardorinascimentale e barocco oltre ad una preziosa collezione di quadri che testimonia la ricchezza e il prestigio della famiglia proprietaria. Tuttavia, ciò che impreziosisce maggiormente gli ambienti è il ciclo ad affresco eseguito da Cristoforo Gherardi, pittore manierista allievo del Vasari.
All’esterno, lo splendido giardino all'italiana di impianto tardorinascimentale, costituisce un vero gioiello. Oggi si presenta come il risultato della sistemazione settecentesca, mentre le uniche due parti originali sono il labirinto e il filare dei lecci.

Informazioni e consigli utili
Il bellissimo castello Bufalini sorge all’interno dell’abitato di San Giustino, ed è quindi facilmente raggiungibile sia in auto che a piedi.
La visita del complesso è possibile su prenotazione specificando anche se è richiesta la guida turistica.